I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d'Europa hanno potuto degustare i prodotti del Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, nel viaggio del gusto che il Percorso Internazionale La Via dei Norcini ha proposto.
“In un recente passato – osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa- si è sprecata la parola qualità,facendola divenire uno slogan da appiccicare a prodotti o processi per lo meno discutibili. Oggi lo stesso problema si stà ripresentando con la parola sostenibilità”.
Emanuele Spader,nume tutelare dell'omonimo Salumificio del Quartier del Piave, ci dice :
“ L'eccellenza dei nostri prodotti si può raccontare soltanto raccontando la filiera. Si parte dalla scelta dei suini nazionali, dai sistemi di allevamento (alimentazione, benessere animale,ecc.), per giungere ai sistemi di lavorazione delle carni. Nel 2025 il Salumificio Spader continuerà la collaborazione con il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica), per approfondire tali tematiche.”
La progettazione di diete a basso contenuto proteico ; la gestione dei liquami come risorse preziose per ridurre le emissioni ; la copertura delle lagune per raccogliere il metano come fonte di energia ;l'applicazione di una limitata quantità di liquame, necessaria al raccolto sul terreno agricolo ; piantare alberi o erbe autoctone intorno all'area di produzione per creare frangivento e aree ombreggiate, che assorbiranno anche la CO2.
“ Questi alcuni dei temi che affronteremo nel capitolo di ricerca sulla sostenibilità negli
allevamenti dei suini. Ci sembra del tutto coerente con il cammino che il Salumificio Spader
ha intrapreso fin dal 2020 con ESOF, Trieste Città Europea della Scienza. “
Ma in questo 2024 una importante novità si aggiunge alle esperienze imprenditoriali di Emanuele
Spader.
Mettendo insieme il Patrimonio dei vigneti di famiglia, Spader ha realizzato una azienda agricola
che esordisce con due vini : il Prosecco D.O.C.G Brut e il Prosecco D.O.C.G Extra Dry.
Il nome, Valmelina, è già un manifesto chiaro degli intenti, per produzioni limitate e di assoluto
pregio.
“Quando stappi una bottiglia – commenta Spader-, devi sentire un aroma fresco, fruttato, equilibrato. Non deve farti venire una "faccia strana" data dall'eccesso di alcol. Se il profumo ti aggrada è un ottimo inizio. Ora osserva le bollicine presenti nel calice: non deve esserci necessariamente una catenella che sale dal fondo verso la superficie perché il metodo Martinotti con cui si fa questo vino non porta sempre a questo risultato. Non è un problema, però il perlage deve essere formato da bollicine piccole e persistenti che devono salire delicatamente verso la spuma (che deve essere persistente). All'assaggio il prodotto deve tendere all'acidità ma deve essere equilibrato, con diverse note dolci. Se tutte queste regole sono esaudite dal vino che ti ritrovi tra le mani, allora puoi star certo di aver acquistato una bottiglia di grande qualità.
I vini Valmelina verranno proposti nel corso delle iniziative di Veronelliana, il cammino che Borghi d'Europa realizza nel ricordo del grande giornalista enogastronomo Luigi Veronelli.
La tappa presso il ristorante Casa Brusada di Crocetta del Montello, sarà l'occasione per valorizzare uno dei luoghi del desiderio di Borghi d'Europa : la cucina intercetta tutti i frutti del territorio a partire dalle erbe spontanee e dai funghi, è fortemente ispirata dalla tradizione e legata alla stagionalità dei prodotti, ma è generosa di spunti creativi che divertono e soddisfano.
"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.
Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "
La Bottega dei ricordi
A fine agosto del 2020 Borghi d'Europa, nella cornice del progetto L'Europa delle scienze e della Cultura (Patrocinio IAI—Iniziativa Adriatico Jonica - Forum Intergovernativo per la Cooperazione regionale nella regione Adriatico-Jonica; ESOF2020, Euroscience Open Forum-Trieste, Città Europea della Scienza), aveva realizzato, alla Sottostazione Elettrica in Porto Vecchio, due Giornali Orali sui seguenti temi:
Sostenibilità e ricerca scientifica nelle attività produttive
Sostenibilità e ricerca scientifica nella filiera agroalimentare.
In seguito a tale iniziativa, è nato il progetto internazionale “Eurosostenibilità”, coordinato dal prof. Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore, direttore della Rivista ND (Natura Docet) di Milano.