venerdì 4 dicembre 2020
mercoledì 2 dicembre 2020
martedì 27 ottobre 2020
mercoledì 14 ottobre 2020
LE BOLLICINE D’AUTORE DI TERRE DI SAN ROCCO NEL TREVIGIANO
L’Italia del Gusto ha fatto una tappa a Roncade per assaggiare alcune bollicine davvero piacevoli
Milano, 3 Ottobre 2020- L’Italia del Gusto ha fatto una delle classiche visite gustose alla Tenuta Terre di San Rocco a Roncade, nel Trevigiano, con l’obiettivo di valorizzare e raccontare alcuni vini assaggiati, attraverso i propri progetti d’informazione.
Terre di San Rocco è una magnifica realtà vinicola nel Comune di Roncade, nel borgo storico di San Rocco, che ha iniziato con passione l’attività di coltivazione dell’uva in vigna nel 1999 e che presenta come stemma il cane, animale simbolo, che in un prezioso affresco rinvenuto all’interno di una casa colonica, curava San Rocco, nutrendolo con del pane.
Terre di San Rocco ad oggi produce diversi vini caratteristici, sia a bacca bianca come il Pinot Bianco, lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc e il Pinot Grigio, che a bacca rossa come Il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Merlot. I vigneti sono tutti ubicati all’interno della Tenuta, che comprende anche la Cantina vera e propria, il negozio dov’è possibile acquistare anche online, un frutteto e la parte dove vivono animali da cortile, come i pollli, tacchini, asinelli e anatre.
L’Italia del Gusto, nella visita fatta a Terre di San Rocco ha assaggiato alcune bollicine d’autore, davvero inaspettate, in una zona dove solitamente, quando si parla di vini frizzanti e spumanti, si pensa subito al Prosecco Doc Treviso.
I vini assaggiati sono stati il Pinot Bianco “Sur Lie” Metodo Classico Brut Nature 2016 e il Pinot Grigio Metodo Classico Rosè Extra Brut, che hanno rivelato una bella sapidità e piacevolezza in bocca, assieme a una beva del tutto conviviale, che ne innalza il livello. Evviva!
venerdì 17 luglio 2020
Destinazione Schioppettino di Prepotto : la SOCIETA’ AGRICOLA MARINIG
lunedì 8 giugno 2020
ESOF2020 : al via le dieci settimane d'informazione promosse dalla rete internazionale Borghi d'Europa – La sostenibilità nella filiera del vino : l'incontro con RoncSoreli a Prepotto

ESOF (EuroScience Open Forum) è un marchio di EuroScience, Your Voice on Research in Europe, Associazione non-profit tra ricercatori. L’ESOF si tiene ogni 2 anni: Trieste segue Stoccolma (2004), Monaco di Baviera (2006), Barcellona (2008), Torino (2010), Dublino (2012), Copenhagen (2014), Manchester (2016) e Tolosa (2018).
La rete internazionale Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), propone un percorso informativo sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.
Inizia in questi giorni un viaggio d'informazione articolato in dieci settimane, che farà tappa
in diverse Regioni italiane e Paesi Europei, per incontrare il mondo della comunicazione e
far conoscere gli obiettivi e le iniziative di ESOF2020.
“ I temi della sostenibilità - osserva Renzo Lupatin,presidente di Borghi d'Europa-, non vengono affrontati con i paroloni o le disquisizioni filosofiche, ma 'intervistando' le aziende che praticano la
sostenibilità quotidianamente.E' così che abbiamo incontrato l'azienda agricola RoncSoreli di
Prepotto,Terra dello Schioppettino.”
Flavio Shiratti :
“Secondo l’accezione più classica della definizione, consideriamo il vigneto un ecosistema integrato con l’ambiente circostante. Pertanto dedichiamo risorse e attenzioni affinchè sia in grado di mantenere, anche in futuro, i processi ecologici che avvengono al suo interno. Il tutto per poter garantire, anche alle prossime generazioni, la possibilità di beneficiare del potenziale enologico del sito.”
Viene posta, quindi,grande attenzione al terreno, alla sua fertilità naturale, rinnovata annualmente con concimazioni organiche. Vengono conservate le preziose aree boscate che incorniciano l’azienda fornendo rifugio ad insetti e animali. Viene applicata la difesa integrata nella lotta ai parassiti della vite. L'azienda interviene solamente secondo calendari dettati dalle condizioni climatiche, affinchè non avvenga lo sviluppo dei patogeni.
“Tutto questo- continua Schiratti-, richiede un grande sforzo che facciamo ben volentieri, per offrire un prodotto naturale che sia la massima espressione del nostro territorio.”
Sono stati questi principi che hanno spinto l'Azienda ad andare anche oltre. Nel 2016 si è infatti concluso il percorso di conversione al biologico di una parte dei vigneti e RoncSoreli ha quindi ottenuto, per gli stessi, la certificazione di operatore biologico..