giovedì 26 settembre 2024

Eurosostenibilità - L'eccellenza dei prodotti del Salumificio Spader stà nella qualità della filiera – I vini Valmelina a Veronelliana



I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d'Europa hanno potuto degustare i prodotti del Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, nel viaggio del gusto che il Percorso Internazionale La Via dei Norcini ha proposto.


In un recente passato – osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa- si è sprecata la parola qualità,facendola divenire uno slogan da appiccicare a prodotti o processi per lo meno discutibili. Oggi lo stesso problema si stà ripresentando con la parola sostenibilità”.


Emanuele Spader,nume tutelare dell'omonimo Salumificio del Quartier del Piave, ci dice :

“ L'eccellenza dei nostri prodotti si può raccontare soltanto raccontando la filiera. Si parte dalla scelta dei suini nazionali, dai sistemi di allevamento (alimentazione, benessere animale,ecc.), per giungere ai sistemi di lavorazione delle carni. Nel 2025 il Salumificio Spader continuerà la collaborazione con il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica), per approfondire tali tematiche.”


La progettazione di diete a basso contenuto proteico ; la gestione dei liquami come risorse preziose per ridurre le emissioni ; la copertura delle lagune per raccogliere il metano come fonte di energia ;l'applicazione di una limitata quantità di liquame, necessaria al raccolto sul terreno agricolo ; piantare alberi o erbe autoctone intorno all'area di produzione per creare frangivento e aree ombreggiate, che assorbiranno anche la CO2.


“ Questi alcuni dei temi che affronteremo nel capitolo di ricerca sulla sostenibilità negli

allevamenti dei suini. Ci sembra del tutto coerente con il cammino che il Salumificio Spader

ha intrapreso fin dal 2020 con ESOF, Trieste Città Europea della Scienza. “


Ma in questo 2024 una importante novità si aggiunge alle esperienze imprenditoriali di Emanuele

Spader.

Mettendo insieme il Patrimonio dei vigneti di famiglia, Spader ha realizzato una azienda agricola

che esordisce con due vini : il Prosecco D.O.C.G Brut e il Prosecco D.O.C.G Extra Dry.

Il nome, Valmelina, è già un manifesto chiaro degli intenti, per produzioni limitate e di assoluto

pregio.

Quando stappi una bottiglia – commenta Spader-, devi sentire un aroma fresco, fruttato, equilibrato. Non deve farti venire una "faccia strana" data dall'eccesso di alcol. Se il profumo ti aggrada è un ottimo inizio. Ora osserva le bollicine presenti nel calice: non deve esserci necessariamente una catenella che sale dal fondo verso la superficie perché il metodo Martinotti con cui si fa questo vino non porta sempre a questo risultato. Non è un problema, però il perlage deve essere formato da bollicine piccole e persistenti che devono salire delicatamente verso la spuma (che deve essere persistente). All'assaggio il prodotto deve tendere all'acidità ma deve essere equilibrato, con diverse note dolci. Se tutte queste regole sono esaudite dal vino che ti ritrovi tra le mani, allora puoi star certo di aver acquistato una bottiglia di grande qualità.

I vini Valmelina verranno proposti nel corso delle iniziative di 
Veronelliana, il cammino che Borghi d'Europa realizza nel ricordo del grande giornalista enogastronomo Luigi Veronelli.

La tappa presso il ristorante Casa Brusada di Crocetta del Montello, sarà l'occasione per valorizzare uno dei luoghi del desiderio di Borghi d'Europa : la cucina intercetta tutti i frutti del territorio a partire dalle erbe spontanee e dai funghi, è fortemente ispirata dalla tradizione e legata alla stagionalità dei prodotti, ma è generosa di spunti creativi che divertono e soddisfano.




"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.

Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "




La Bottega dei ricordi

A fine agosto del 2020 Borghi d'Europa, nella cornice del progetto L'Europa delle scienze e della Cultura (Patrocinio IAI—Iniziativa Adriatico Jonica - Forum Intergovernativo per la Cooperazione regionale nella regione Adriatico-Jonica; ESOF2020, Euroscience Open Forum-Trieste, Città Europea della Scienza), aveva realizzato, alla Sottostazione Elettrica in Porto Vecchio, due Giornali Orali sui seguenti temi:

Sostenibilità e ricerca scientifica nelle attività produttive

Sostenibilità e ricerca scientifica nella filiera agroalimentare.

In seguito a tale iniziativa, è nato il progetto internazionale “Eurosostenibilità”, coordinato dal prof. Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore, direttore della Rivista ND (Natura Docet) di Milano.



martedì 16 aprile 2024

I VINI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA IN DEGUSTAZIONE A MILANO

 

 




Un evento promosso da Gowine tenutosi all’Nh Collection Touring Hotel

Milano, 11 Aprile 2024- Lunedì 8 aprile si è svolto a Milano all’Nh Collection Touring Hotel l’evento di promozione e degustazione dedicato alle etichette vinicole del Friuli Venezia Giula, promosso dall’Associazione Gowine di Alba, evento aperto a professionisti del settore e wine lovers.

L’evento ha visto protagonisti non solo grandi bianchi (rappresentano circa l’85% dell’intero comparto friulano), ma anche alcuni rossi d’autore (sia da uve autoctone che internazionali) che hanno saputo emergere nelle varie zone vocate della regione friulana.

Questo interessante momento di approfondimento targato Gowine ha visto presenti 4 produttori friulani, oltre a una fornita selezione di etichette nella parte enoteca.

Borghi d’Europa, che da tempo comunica le eccellenze vitivinicole del Friuli nel Percorso Intenazionale Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino, ha partecipato al banco di degustazione, trovando davvero pregevoli:

-        La Ribolla Gialla Doc Fco 2022, il Friulano Vigneto Storico Doc Fco 2022, il Refosco dal Peduncolo Rosso Riserva Doc Fco 2018 e il Pignolo Riserva Doc fco 2014 di Gingate di Corno di Rosazzo (Ud)

-        Il Friulano Doc Bon Blanc, il Pinot Nero Doc Nemas I° e il Vermouth di Ramandolo (atto a divenire Ramandolo Docg) di Gori Agricola di Nimis (Ud)

-        Il Friulano Doc Friuli e il Merlot Doc Friuli dell’Azienda Agricola Tonutti di Tavagnacco (Ud)

-        Il Friuli Doc Isonzo Rive Alte Friulano Bio 2021 di Sant’Elena di Gradisca d’Isonzo,

-        Il Friuli Doc Isonzo Confini 2019 (blend da uve Pinot Grigio, Gewurztraminer e Riesling Renano) de Lis Neris,

-        Il Friuli Refosco dal Peduncolo Rosso 2021 di Obiz di Cervignano del Friuli (Ud)

-        Il Colli orientali del Friuli Schioppettino di Prepotto 2020 di Stanig

In alto i calici!

martedì 12 marzo 2024

RIPARTITA LA COLLABORAZIONE INFORMATIVA TRA IL PARLAMENTO EUROPEO E BORGHI D’EUROPA

 

 



L'Associazione Culturale Borghi Europei del Gusto promuove da oltre quindici anni una rete di borghi e territori poco conosciuti, al fine di valorizzarne il patrimonio  culturale, ambientale, artistico, enogastronomico, economico e scientifico attraverso progetti ed iniziative di informazione finalizzate ad 'informare chi informa'.

 

Dopo la partecipazione all'Anno del Patrimonio Culturale Europeo nel 2018, furono scelti 40 Borghi (opportunamente visitati e comunicati), da cui seguì la partecipazione pluriennale al Mese della Mobilità Dolce (promosso da CO.MO.DO, Cooperazione per la Mobilità Dolce) e la partecipazione al Festival dello Sviluppo Sostenibile.

 

Successivamente, nel 2019 l’Associazione legò il progetto di scelta dei 40 Borghi alla campagna d’informazione Stavoltavoto.eu dell'Ufficio di Milano del Parlamento Europeo (con sede al Palazzo delle Stelline), al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla consultazione elettorale.

 

La testata online Borghi d'Europa, nel quadro del progetto” L'Europa delle scienze e della cultura”, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), ha proposto un percorso informativo sui temi della sostenibilità.

 

I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino, mentre le regioni italiane sono Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

In vista delle elezioni europee dell’8-9 giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, in linea con la campagna istituzionale di invito al voto basata sullo slogan “Usa il tuo voto” e l’adesione alla community “insieme-per.eu”. 

 

L’obiettivo è certamente promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata rete dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio.

 

Da questo ‘viaggio’ sono nate le tracce di ben 13 Percorsi Internazionali.

Ogni Percorso prevede la partecipazione di almeno cinque Paesi Europei e di cinque Regioni  Italiane.

 

I PERCORSI

La Via della Letteratura e della Poesia ; La Via dei Norcini

Le Vie del Formaggio ; Le Vie del Caffè ;I Mulini del Gusto, le Vie del Pane e le Vie della Pizza ; La Via della Birra ; Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino

Aquositas, Le Vie d’Acqua ; I Borghi della Storia: Terre di Roma;

Le Ferrovie (non) dimenticate e la Mobilità Dolce ; Le Montagna dell'Informazione ;

Collinando, Le Terre di Collina ;  La Via delle Buone Cose

venerdì 5 gennaio 2024

Eurovinum – Dalle parole di Luigi Veronelli alla degustazione di BerVini

 


Ricordo ancora il lontano 1989, quando al ristorante Antico Brolo di Padova, un gruppo di giornalisti faceva nascere l'Associazione L'Altratavola, grazie al Patrocinio della rivista l'Etichetta, diretta da Luigi Veronelli.

E, proprio il grande giornalista ed enogastronomo, interveniva all'incontro di fondazione del sodalizio, lasciando un messaggio chiaro: " Cercate e valorizzate i vini autoctoni e le aziende che con passione e competenza si impegnano in questo difficile percorso".


Queste parole mi sono venute in mente all'incontro-degustazione che Borghi d'Europa ha promosso presso il Salumificio Casa Leila di Aurava (San Giorgio della Richinvelda-Pn).

Avevo già espresso ai Colleghi, la mia soddisfazione dopo aver assaggiato il Pinot Nero della linea PURO dell'azienda agricola BerVini di Chions.

Avevo poi indugiato sul Pinot Grigio Biologico Puro, anch'esso una scoperta.




Annota l'Azienda :

"Ottenuto da uve di Pinot Grigio coltivate nei nostri vigneti biologici a Sequals, a 230 mt s.l.m., in terreni ricchi di sassi e ghiaie. Vinificato in bianco, successivamente affinato sui lieviti in tonneuax di legno e in acciaio per 6 mesi. Il Pinot Grigio Puro ha profumi complessi con note minerali e floreali dominanti. Il sapore è pieno, minerale e persistente. "


E,infine, la Ribolla Gialla Biologico Puro.



"Ottenuto da uve di Ribolla Gialla coltivate nei nostri vigneti biologici a Sequals, a 230 mt s.l.m., in terreni ricchi di sassi e ghiaie. Vinificato in bianco, successivamente affinato sui lieviti, in tonneaux di legno e acciaio per 7 mesi. Al naso la Ribolla Gialla Puro è floreale con sentori agrumati. In bocca è sottile, elegante con note fruttate e vegetali che la rendono croccante e piacevole.




Ma lasciatemi aggiungere qualche annotazione personale.

Avevamo conosciuto Paolo Bergamo alcuni anni orsono a Concordia Sagittaria. Di strada ne ha fatta molto. Oggi è coadiuvato in azienda dal figlio Luca.


I vini sono per davvero il frutto di una filosofia perseguita con tenacia, abnegazione e impegno.

L'antica filanda, a circa 70 chilometri da Venezia, è diventata un luogo dell’anima.

"Qui sentiamo che il nostro lavoro assorbe la positività degli spazi, per trasformare la natura in qualcosa di bello, di buono. Di prezioso."

Assaggiamo vini tutti i giorni. Un mestiere che unisce storie positive a incontri commerciali di basso profilo.


Qui a BerVini siamo nel pianeta giusto.

Così va bene !


Renzo Lupatin

sabato 28 ottobre 2023

Aquositas - La presentazione del Percorso Aquositas alla Osteria Manareta a Candelù – Il racconto di Laura Panizutti





L’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto è nata nel 2007 dalla collaborazione fra La Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa, e la Rete di Informazione L'Italia del Gusto, con lo scopo

di valorizzare e promuovere la conoscenza, lo sviluppo e la diffusione delle

culture locali in tutte le loro espressioni.

Il progetto intendeva unire e collegare borghi e territori europei poco

conosciuti e valorizzati, per creare una rete di scambi culturali e istituzionali

di ampio respiro.

In particolare, mirava alla salvaguardia di quelle terre di cui normalmente

non si parla nelle pagine dei giornali, dei territori e dei borghi meno conosciuti

in Italia e in Europa. Il progetto è finalizzato ad ‘informare chi informa’ e prevede

l’intervento di delegazioni di giornalisti e comunicatori nei territori della rete.

Borghi d'Europa promuove un circuito nazionale di borghi e territori

(Aquositas,Le Vie d’Acqua), profondamente segnati nella storia e nell’ambiente

dalla presenza di un elemento comune: l’acqua.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi internazionali d’informazione

per mettere a confronto idee, iniziative, progetti,capaci di seguire il filo logico

della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali, culturali ed ambientali dei

territori di riferimento.

I territori scelti : Borghi di lago : Carinzia (Austria) ,Verbano (Piemonte),Canton Ticino ;

i borghi di mare : Riviera Romagnola (Comacchio), Istria slovena (Isola),

Istria croata (Cittanova), Fossacesia (Chieti-Abruzzo), la Laguna di Marano (Friuli

Venezia Giulia) ;

i borghi di fiume : la Piave (Veneto), Il Natisone (Valli del Natisone),

il Canton Ticino e la Valposchiavo, il Fiume Stella (Friuli Venezia Giulia), Sillian

(Ost Tirol, fiume Drava), il Delta del Po (Argenta).


Laura Panizutti,Consulente Finanziaria e Patrimoniale di Conegliano, partecipa alle iniziative quale partner d'informazione fin da primi anni del progetto.

La presentazione del Percorso Aquositas avviene alla Osteria Manareta, a Candelù (Maserada sul Piave).




Guido Facchin, in un bel libro di storia locale, ricorda la figura di Giuseppe Voltarel detto ‘manareta’ (piccola manera,ovvero piccola ascia), nato a Candelù nel 1892. “Dopo la caduta

di Caporetto del 24 ottobre 1917 e la ritirata sulla linea del Piave e del Grappa, l’esercito

resiste e respinge i tentativi di superare il fiume.Voltarel, con l'8° Reggimento Bersaglieri

della XXIII divisione (Gen. Fara) si trova schierato di fronte a Candelù. Lo comanda il

Colonnello Alessandro Pirzio Biroli. Il comando della VI Brigata Bersaglieri viene

alloggiato proprio nella casa di Voltarel. Biroli lo investe di una preziosa e pericolosa

missione: andare oltre le linee nemiche, osservare, ascoltare e riferire. Giuseppe è abile nei movimenti, gli viene richiesto anche di accompagnare plotoni e compagnie negli

spostamenti tattici, guida perfino Emanuele Filiberto, Duca D’Aosta comandante in capo

della III armata; entra nella leggenda dei Caimani del Piave.Nel dopoguerra apre un’osteria

con annessa rivendita alimentari, si fa una famiglia, diventa padre otto volte. “



Così quando quindici anni orsono Roberta e Michele Carisi prendono in mano i destini

della Osteria di Candelù, la chiamano ‘Manareta’, riportandone la storia anche nella

porta a vetri del locale. Osteria informale, fin nell’arredamento, sobrio ma elegante, ma fortemente simbolico. I sassi del Piave, le lampade e gli inserti in metallo che sembra arrugginito, i tavoli semplici e lineari…..

Tutto sembra rinviare ad uno spazio ‘aperto’, che continua nelle golene della Piave….

Il servizio è ispirato all’essenzialità, cortese, mai untuoso."